Barbara d'Urso querela Selvaggia Lucarelli ma perde la causa: la blogger festeggia a modo suo la vittoria su Facebook.
Barbara d'Urso ha querelato Selvaggia Lucarelli ma ha perso la causa. Una notizia che ha fatto saltare di gioia la scrittrice e blogger dai commenti pungenti. Non gliene ha mandate a dire mai a nessuno, tantomeno a Barbara, che era stata definita al programma Reputescion di Andrea Scanzi una "arruffapopoli". Un termine che non è andato proprio giù alla conduttrice, che ha immediatamente usato l'arma della querela (quella che non ha utilizzato contro Belen Rodriguez per ovvi motivi) per tentare di zittire Selvaggia. La faccenda si è conclusa con un nulla di fatto da parte della d'Urso e una piccola vittoria da parte di Selvaggia, che ha esultato a modo suo su Facebook: "Sarebbe interessante vedere la faccetta della d'Urso alla notizia che la sua causa per diffamazione contro me e Andrea Scanzi l'ha persa. E pensare che i giudici ormai danno ragione perfino a Berlusconi, davvero un brutto colpo per Barbarella. Daje!".Su Twitter - dove Barbara è onnipresente - non c'è stata nessuna contro-risposta. Incassa il colpo e si concentra solo sulla nuova stagione di Pomeriggio 5?
Qual è stata la frase incriminata che ha fatto andare in bestia Barbara d'Urso? Quella detta in televisione, precisamente durante una puntata di Reputescion:
"È un'arruffapopoli che cerca facili consensi con argomenti puramente demagogici".
Frase pronunciata il 19 marzo del 2013, e da quel giorno la guerra legale è andata avanti per le lunghe. Ma Selvaggia non si era mica fermata qui! Aveva continuato a criticarla:
"Barbara d'Urso non ha alcun contatto con la realtà, essendosi del tutto isolata nel suo mondo televisivo, ridotta a frequentare ormai soltanto il suo regista. [...] Non ha le competenze, la capacità e lo spessore professionale per potersi dedicare ad argomenti seri e di attualità".
E la Procura di Roma come aveva tentato di risolvere questo "delicatissimo" caso? Aveva chiesto l'archiviazione, dato che con quelle affermazioni, la Lucarelli non ha avuto alcun intento denigratorio. Ma i legali della d'Urso avevano voluto continuare a battersi, speranzosi di avere la meglio sulla blogger. Peccato che non ci siano riusciti!
